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Play 2019 – Riflessioni finali

44000 visitatori presenti nei 3 giorni di fiera che ha ospitato 130 espositori e 59 Associazioni distribuiti nei 4 padiglioni principali e nei diversi stand delle aree all’aperto, per una superficie totale di 22000 metri quadri.

Play 2019 - Padiglioni e stand

Ecco in sintesi tutti i numeri dell’undicesima edizione della fiera del gioco Play di Modena, che si è conclusa domenica 7 Aprile. Il dato più interessante è quello relativo all’afflusso di visitatori, che se paragonato ai 40.000 del 2018 indica un +10% di pubblico in più. Un indice chiaro di una manifestazione in crescita, che evidenzia non solo il successo di quest’edizione, ma anche quanto l’interesse per i giochi, ed in particolare per quelli da tavolo, sia stia diffondendo in Italia sempre di più.

Play 2019 si conferma dunque come una bella realtà del panorama ludico italiano, in grado non solo di reggere il confronto con le fiere del gioco internazionali più “blasonate” ma anche, per certi versi, di soddisfare meglio le esigenze del pubblico italiano.

Play 2019 - vaso pieno di dadi

Play 2019 nel panorama europeo

Nell’articolo precedente avevamo menzionato quella che è la fiera internazionale più nota fra gli appassionati, la Spielmesse che si organizza ogni anno ad Ottobre ad Essen, in Germania. Certamente, la fiera tedesca ha dimensioni imponenti sia per superficie espositiva sia per il numero di nuove uscite – basti pensare, ad esempio, che nella scorsa edizione di ottobre 2018 sono stati presentati circa 1400 nuovi giochi – il che la rende un punto di riferimento per gli appassionati di tutto il mondo.

Per contro il numero di novità ludiche di Play è, e non può essere altrimenti, più contenuto in quanto, a parte le nuove uscite degli editori italiani, la fiera presenta principalmente le cosiddette “localizzazioni” in italiano dei giochi del panorama internazionale, e quindi un sottoinsieme del totale delle novità. Infatti, come per i libri o i film, in generale un gioco che esce in una nazione straniera necessita di un editore / distributore italiano interessato, che lo produca / distribuisca nella nostra lingua (*). Questo si traduce dunque in un numero di nuove uscite al Play che, per quanto considerevole, non può ovviamente uguagliare le 1400 uscite della fiera tedesca.

Il punto fondamentale è che però, dal punto di vista di un pubblico nostrano, questo elemento non è strettamente rilevante.

Infatti, quanti giochi nuovi si possono ragionevolmente provare in tre giorni di fiera? Noi siamo riusciti a provarne una ventina, altri ne avranno provati di più o di meno, ma alla fine l’ordine di grandezza è grosso modo questo. E allora, se nei giorni a disposizione si riesce comunque a provare al più qualche decina di giochi, non fa poi troppa differenza se le uscite di Play localizzate in italiano sono qualche centinaio contro le 1400 della fiera tedesca, dato che in entrambi i casi l’offerta ludica è talmente vasta che se ne potrà “assaggiare” solo una piccola parte.

Play 2019 - il duello dei maghi a tema Harry Potter

I punti di forza di Play 2019

Oltre a questo, il Play di Modena ha, per un pubblico italiano fatto sia di appassionati che di famiglie, molti vantaggi in più:

  • Componenti dei giochi e regolamenti in italiano.
  • Spiegazioni in italiano da parte del personale in forza ai vari stand – peraltro sempre cordiale e preparato.
  • Un migliore equilibrio fra l’“offerta” dei tavoli messi a disposizione dagli stand delle case editrici e dalle associazioni ludiche da una parte e la “domanda” del pubblico dall’altra: per quanto affollata sia stata la fiera, specie nella giornata di sabato, si è sempre trovato un tavolo a cui sedersi e giocare.
  • Tantissime iniziative per i bambini! Per citarne solo alcune: i giochi in legno delle associazioni Il Tarlo e Ingegneria del Buon Sollazzo, il laboratorio a tema spazio dell’INAF, il laboratorio di pittura e modellismo organizzato da The Buyers Club, i duelli fra maghi nello stand allestito dall’associazione Magic Word ed ispirato all’universo di di Harry Potter e di Animali Fantastici (con tanto di “attori” che interpretavano diversi personaggi della saghe – alcune somiglianze erano davvero notevoli).
  • Menzioniamo pure un’offerta varia di ristorazione in fiera, ovviamente in linea con i nostri gusti “italici”: risotti, arrosticini, pesce fritto, piadine, tigelle, gelati, eccetera, a prezzi ragionevoli.
  • Altro elemento importantissimo, le associazioni (ricordiamo, fra le tante, TreEmme, Kijioca, La Tana dei Goblin), che hanno messo a disposizione: 
    • Fornite ludoteche, dotate anch’esse delle ultime novità.
    • Numerosi spiegatori, ragazzi appassionati pronti a introdurvi a qualsiasi gioco.
    • Decine e decine di tavoli, in aggiunta a quelli degli stand delle case editrici. Bastava sedersi ad un tavolo e si aveva la possibilità di provare più giochi di fila.
    • Un’assistenza preziosa nel consigliare i giochi: per chi non aveva le idee chiare, i ragazzi “esperti” cercavano di capire i tuoi gusti indirizzandoti ai giochi più congeniali.

Sui ragazzi che abbiamo incontrato sia negli stand degli editori che ai tavoli delle associazioni adibite al prestito giochi, va spesa qualche parola in più. Anzi, qualche aggettivo: preparati, pazienti, cordiali, propositivi (si offrivano spontaneamente di spiegare i giochi e ti seguivano nei primi turni di gioco, assistendoti nelle prime mosse).

E ancora: allegri. E gentili – nonostante il “tour de force” di 3 giorni che, facile immaginare, deve essere stato particolarmente faticoso. Ciononostante, mai una traccia di nervosismo sui loro visi. Al contrario, sempre un sorriso, una battuta.

Play 2019 - Laboratorio didattico

La “propria” Play!

Tante altre cose si potrebbero dire di questa 11a edizione di Play, dalle iniziative organizzate per celebrare il cinquantenario dello sbarco sulla luna alle conferenze in sala Dossena relative ai diversi aspetti delle realtà del gioco, dalle decine di ospiti della manifestazione, alle aree dedicate ai prototipi di giochi, dalle sezioni sulle miniature a quelle dei giochi di ruolo e i libri game, dall’arena con le rievocazioni storiche allo stand del Calcio Balilla: l’elenco potrebbe continuare a lungo, impossibile menzionare tutto.

In conclusione, che dire? Un appuntamento imperdibile, sia per le famiglie che per i giocatori più assidui, con un’offerta talmente diversificata da consentire a tutti, secondo i propri gusti, di costruirsi la propria “Play” seguendo il proprio personale percorso all’interno della fiera .

Play 2019 - Arrivederci al 2020

(*) Spesso, proprio nell’ottica di allargare la propria capacità di diffusione, molti editori si sforzano di realizzare i propri giochi adoperando, dove possibile, manuali multilingua e materiali che hanno una dipendenza minima o nulla dalla lingua, usando un sistema “ad icone” dal significato quanto più possibile intuitivo.

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