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“Unearth” – Una piccola tribù di… dadi!

“Tanto tempo fa, la vostra civiltà formava un impero stupefacente che abbracciava il mondo intero, un gioiello di ingegno e saggezza ammirato da tutti. Poi successe qualcosa, e tutto cadde in rovina…”

Tocca alle piccole tribù dei giocatori, allora, cercare di recuperare la memoria di ciò che fu e ricostruire gli antichi fasti.

Davide e Lorenzo con la scatola ancora sigillata di "Unearth"
Davide e Lorenzo con la scatola ancora chiusa di “Unearth”, di Jason Harner e Matthew Ransom (edito da Brotherwise Games e distribuito da Asmodee)

Come?

“Unearth”: rivendica, ricostruisci, ricorda.

Come abbiamo detto, in “Unearth” siamo alla guida di una piccola tribù, dove ogni elemento è rappresentato da… un dado! Ogni giocatore infatti sceglie un colore e prende i 5 dadi corrispondenti, uno a 4 facce, tre da 6 e uno da 8.

La dotazione iniziale dei giocatori in "Unearth": set di dadi, 2 carte costruttore, una carta rovina, una carta punteggio
La dotazione iniziale dei giocatori in “Unearth”: set di dadi del colore scelto, 2 carte “Costruttore” coperte, una “Carta Rovina” coperta, una carta punteggio

Si piazza una fila di 5 “Carte Rovina” – caratterizzate da un colore. Su di esse, si dispongono infine 2 o 3 tessere esagonali, le “Pietre”, anche loro caratterizzate da un colore e che, come vedremo dopo, servono per aggiudicarsi le “Meraviglie”.
Ogni giocatore al suo turno indica una delle “Carte Rovina”, poi sceglie e tira uno dei suoi dadi che piazza sopra la rovina indicata.

Su ogni “Carte Rovina” è raffigurato un numero: non appena il valore totale dei dadi giocati sulla carta eguaglia o supera il numero della carta, quella carta viene conquistata dal giocatore che vi ha piazzato il dado di valore maggiore. In caso di parità, vince il dado che ha più facce (per esempio, il “6” di un dado ad otto facce vince sul “6” di un dado a “6” facce).

Setup di inizio partita con 5 "Carte Rovina" e Carte Meraviglia con relative tessere
Setup di inizio partita con 5 “Carte Rovina” e Carte Meraviglia con relative tessere

Tutti gli altri prendono una carta “Costruttore” per ogni dado giocato: sono carte utilissime che danno dei vantaggi consentendo di ritirare i dadi già piazzati, modificarne il valore, avere la possibilità di scegliere la carta rovina dopo aver tirato, ed altri.

E se escono tiri bassi? Sono utili anche quelli, perché proprio con i tiri bassi (1, 2 e 3) si prendono le tessere “Pietre” sulle “Carte Rovina”. I giocatori mettono le tessere davanti a sé e, non appena ne mettono 6 in cerchio, prendono una tessera “Meraviglia” che vale Punti Vittoria a fine partita. Se le 6 tessere sono di ugual colore, si prende una tessera “Meraviglia” che vale più punti.
Realizzando inoltre la giusta combinazione di pietre, si possono prendere le tessere “Meraviglie Epiche” che possono dare, oltre ai punti, anche dei poteri speciali che aiutano quando si piazzano i dadi.

Partita in corso, con alcune Meraviglie costruite e carte rovina aggiudicate

A fine partita, si organizzano le “Carte Rovina” in serie di ugual colore: più sono lunghe e più punti valgono. Altri punti bonus sono dati ogni 3 tessere “Meraviglia” prese, ogni 5 carte rovina di diverso colore, e per tutte le tessere “Meraviglia” prese.

Dopo svariate partite possiamo dire… 🙂

E’ divertente e dall’esito mai scontato, con una forte dose di interazione.
Ci si rubano carte, pietre, e i dispetti sono dietro l’angolo (io ho vinto una partita giocando una carta costruttore che ha obbligato tutti gli altri giocatori a tirare di nuovo i loro dadi migliori!).

"Unearth" - Carlo legge il regolamento prima di iniziare a giocare

La durata è contenuta, una partita dura dai 30 minuti (in 2 giocatori) a massimo 45-60 minuti in quattro.

Il setup variabile di “Unearth” e la carta speciale di fine gioco (pescata nascosta tra le 5 disponibili) diversificano con una buona varietà l’andamento e i finali delle partite.

Utile osservare le tessere “Meraviglia Epica” disponibili per cercare di dare una strategia alla partita, ma importante anche sapersi adattare continuamente ai risultati dei dadi, che comunque è possibile modificare in parte con le proprie carte costruttore.

Regole tutto sommato abbastanza semplici, la prima partita comunque serve soprattutto per impratichirsi con tutti gli effetti delle carte “Costruttore”. Lo abbiamo giocato in 4, con Lorenzo (8 anni) che l’ha giocato in modo autonomo: l’indicazione 8+ sulla scatola è dunque corretta.

Davide e Lorenzo aprono il gioco appena scartato! Quasi pronti per la prima partita!

“Unearth” in definitiva ci è piaciuto, ne abbiamo fatto numerose partite a 2, 3 e 4 giocatori e funziona sempre bene. C’è la casualità dei tiri di dado, ma mitigata dai poteri delle carte “Costruttore” che giocate al momento opportuno “aiutano” a piegare il caso a nostro favore 😊.

Cosa non trascurabile, la grafica del gioco è veramente bella, ed ha colpito in modo particolare la mamma.

E poi… tirare una caterva di dadi è sempre un piacere!

Se “Unearth” vi ha incuriosito, lo consigliamo sicuramente per tutta la famiglia :-).
Se siete a Roma, vi consigliamo assolutamente di andare un pomeriggio a “La Civetta sul Comò”, dove lo abbiamo preso noi dietro consiglio dei ragazzi che lo gestiscono e dove potrete trovare anche altre centinaia di giochi in vendita!
Se invece non avete modo di andare in negozio, lo trovate qui.

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