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“Klask”, ovvero… il Quidditch in scatola

Quando provammo Klask per la prima volta, durante la Spiel Messe (“Fiera di giochi”) di Essen 3 anni fa, il commento dei ragazzi fu: “Papà, ma sembra il Quidditch!”

Davide e Lorenzo con la scatola di Klask

Klask, di Mikkel Bertelsen, edito da Oliphante – Davide e Lorenzo con la scatola del gioco

Il Quidditch, ossia…?

Il Quidditch, ossia lo “sport” per eccellenza nell’universo fantastico di Harry Potter creato dalla fantasia di J.K. Rowling, è uno sport per certi versi “anomalo”. Non tanto perché si gioca a bordo di scope volanti (giustamente, trattandosi di un mondo di maghi), ma perché l’insieme delle regole in realtà definisce due giochi in uno.

Il primo gioco è quello che si svolge fra 2 squadre che cercano di mandare una palla (detta Pluffa) in uno dei tre anelli avversari  – e così facendo guadagnano 10 punti.

Il secondo gioco invece consiste nel cercare di acchiappare una pallina dorata fornita di ali, il “boccino”, grande come una pallina da golf, che si muove velocissima per tutto il campo. Un giocatore per squadra, il cosiddetto “Cercatore” (“Seeker”) ha il compito di afferrarla: la cattura del boccino vale 30 punti, e determina la fine della partita.

Sono “due giochi in uno” in quanto non si integrano in alcun modo: i giocatori che disputano la partita cercando di mandare la palla negli anelli avversari non si occupano affatto della cattura del boccino d’oro. D’altra parte, il compagno di squadra che insegue il boccino ignora completamente la dinamica della partita.  Unico punto di contatto sono i cosiddetti “bolidi”: grosse e pesanti palle dispettose che, come dotate di vita propria, volano sul campo da gioco puntando i giocatori per colpirli e disarcionarli dalle loro scope.

Klask e Quidditch, palline e buche

Giocando a Klask, in effetti, ci vennero subito in mente elementi del Quidditch per la parte relativa al primo gioco. In Klask, due giocatori si fronteggiano cercando di mandare una palla nell’anello avversario, rappresentato da una buca di forma rotonda. La “squadra” è rappresentata da un segnalino magnetico che viene mosso sotto la plancia di gioco tramite un cilindro anch’esso magnetico. I giocatori cercano di colpire la palla (che immaginiamo essere la Pluffa) con il proprio segnalino e mandarla nell’anello avversario: così facendo guadagnano un punto. Il primo giocatore a totalizzare 6 punti vince.

La pallina viene mandata dai giocatori nella metà campo avversaria cercando il punto

Lorenzo e Carlo cercano entrambi di mandare la pallina nella buca nella metà campo avversaria

E i “bolidi”? Beh, disposti sul campo di Klask ci sono 3 piccoli cilindri bianchi magnetici: avvicinandosi troppo ad essi con il proprio attaccante, i cilindri possono essere attirati dal segnalino e attaccarsi ad esso. Se due cilindri  bianchi si attaccano al cilindro avversario, si segna il punto – come se due “bolidi” avessero colpito in pieno l’avversario. Va da sé che durante la partita, oltre a cercare di buttare la pluffa, pardon, la palla nell’anello avversario, si cerchi anche di mandare i “bolidi” contro la pedina avversaria – per segnare il punto.

Due bolidi si sono attaccati a un pedone... l'avversario segna un punto

Due “bolidi” si sono attaccati a un pedone… l’avversario segna un punto!

Sempre continuando il parallelo con il Quidditch, un giocatore potrebbe anche essere “disarcionato” dalla propria scopa perdendo il controllo del proprio segnalino. Questo succede sia se il proprio segnalino si stacca dal magnete che controllate, finendo nella metà campo avversaria, sia se rimane bloccato nel proprio anello (il cosiddetto “Klask”): in entrambi i casi, è punto dell’avversario.

Il pedone è finito in buca... è Klask!

Il pedone è finito in buca… è Klask! E l’avversario segna un punto anche in questo caso!

Nel mondo sono nate delle federazioni per il gioco del Klask, come ad esempio questa del Klask Italia: http://www.klask.it/  che organizza veri e propri tornei nazionali… come d’altronde è successo anche per il Quidditch 😊: http://iqaquidditch.org/

Le nostre partite a Klask 😉

In conclusione, Klask è un gioco frenetico, molto divertente, e ad ogni partita segue sempre almeno una rivincita. Essendo un gioco da due, in famiglia lo giochiamo a rotazione, magari improvvisando dei tornei “all’italiana”. Non è infrequente, inoltre, che chi non gioca improvvisi una telecronaca della partita (approfittandone per prendere in giro ora l’uno ora l’altro giocatore 😉 )

Lorenzo gioca concentratissimo a Klask!

Lorenzo gioca e prende in giro la mamma!

Va aggiunto che lo scorso anno è uscito “Klask4″, che reimplementa il Klask per 4 giocatori. Abbiamo avuto modo di provarlo alla fiera di Lucca: la modalità di gioco è di fatto la stessa, cambia il sistema di punteggio. In pratica anziché partire da 0 punti, i quattro giocatori partono tutti con 5 punti e man mano che subiscono un punto, lo detraggono dai punti iniziali. Quando qualcuno arriva a zero, il gioco si interrompe e chi ha più punti vince. Questa semplice modifica del sistema di punteggio genera delle dinamiche “nuove” in cui le alleanze fra i giocatori si fanno e disfanno continuamente durante la partita.

Klask4 risulta altrettanto divertente della versione originale a 2 e se possibile ancora più frenetico.

Klask è edito in italia da Oliphante.

Se vi hanno incuriosito, qui sotto trovate i link Amazon dei giochi “Klask” e “Klask4”.

Klask: https://amzn.to/2HDlKOF
Klask4: https://amzn.to/2SsVqwE

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