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“Occhio di Falco” e “Scacchi Sprint”: sfide senza esclusione di colpi!

Oggi vi parliamo di due simpatici giochi della Ludic, che stiamo giocando parecchio e che ci hanno anche intrattenuto durante le vacanze di Natale: “Occhio di Falco” e “Scacchi Sprint”.

Davide e Lorenzo con le scatole dei giochi Occhio di Falco e Scacchi Sprint

Aguzzate la vista, si gioca a “Occhio di Falco”!

“Occhio di Falco” è un gioco immediato, dove è richiesto, come suggerisce il titolo, un buon… colpo d’occhio!

La preparazione è semplicissima: si prepara la plancia del gioco disponendo casualmente le 16 schede double face in un quadrato 4×4: ognuno mostra 25 piccoli e coloratissimi oggetti.

Componenti di gioco di Occhio di Falco e setup iniziale con la plancia 4x4

Ogni giocatore sceglie un colore e prende gli 8 gettoni corrispondenti. Poi si gira lo spinner, che indicherà una particolare categoria di oggetti (ad esempio: “In Cucina”), e si gira la clessidra in dotazione. Tutti i giocatori contemporaneamente dovranno trovare raffigurati sulla plancia oggetti attinenti alla categoria uscita. Quando ne individuano uno, lo coprono con un gettone. Il primo a trovarne 8, e a piazzare così tutti i gettoni, vince la mano. Si prosegue con un ulteriori manches, e il primo a vincerne tre vince la partita.

Davide e Lorenzo si sfidano a "Occhio di Falco"

Un gioco immediato dunque, dove i ragazzi hanno dominato su mamma e papà soprattutto in virtù di una “vista” nettamente migliore: il papà ad esempio, nella categoria “Si Mangia” insisteva a reclamare un boomerang dichiarando che per lui si trattava di un croissant! … tsk, tsk.

E poi elaborate la vostra strategia per “Scacchi Sprint”!

“Scacchi Sprint” è invece una divertente variante degli scacchi, curata dallo scacchista Gabriele Miceli, che aggiunge un pizzico di indeterminatezza ad un gioco tradizionalmente privo di fortuna (o a “informazione completa”, come dicono quelli bravi 😉). La variante consiste nel fatto che i pezzi bianchi e neri sono raffigurati su altrettante tessere. Ad inizio partita, i giocatori piazzano il loro Re e il Pedone antistante nelle loro case di partenza, e tengono in mano una tessera pedone. Formano con le rimanenti tessere una pila coperta.

Componenti di gioco e setup iniziale di "Scacchi Sprint"

Le regole sono quelle standard degli scacchi, con la differenza che al proprio turno il giocatore pesca una tessera dalla sua pila, che aggiunge alla sua mano, e può scegliere se muovere un suo pezzo già presente sulla scacchiera oppure piazzare una delle tessere che ha in mano. In questo caso, può piazzarla dove vuole nella sua metà campo (dalla 1a alla 4a traversa, tranne i pedoni che non vanno mai in 1a), ricordando anche che gli alfieri vanno piazzate su case di colore opposto (come è negli scacchi standard).

Per il resto valgono tutte le regole degli scacchi standard. Perciò vince il gioco… chi dà scacco matto all’avversario!

Davide e Lorenzo si sfidano a Scacchi Sprint

Il gioco ci ha ricordato la variante della “Quadriglia”, che si gioca spesso nei circoli fra ragazzi, in cui ci si batte in squadre di 2 giocatori contro 2, su due scacchiere contemporaneamente: ogni volta che si cattura un pezzo all’avversario lo si passa al proprio compagno che può o muovere un suo pezzo già in gioco oppure aggiungere sulla scacchiera uno di quelli ricevuti dal compagno. Il feeling di Scacchi Sprint è dunque quello di una “Quadriglia” a 2 giocatori anziché a 4. In famiglia è stato molto giocato da Davide e Lorenzo, e qualche volta anche dal papà (coi ragazzi che si divertivano a stracciarlo senza pietà…)!

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