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Carcassonne – una città un gioco

Abbiamo parlato nei precedenti articoli (prima parte e seconda parte) delle strategie utili per spiegare un gioco, in particolare a dei bambini.

Un esempio concreto di quanto discusso può essere messo in pratica con il gioco di cui parliamo oggi: Carcassonne.

In questo gioco, i giocatori sviluppano l’area di Carcassonne cercando di fare il maggior numero di punti per vincere la partita.

La scatola del gioco Carcassonne retta da due bambini

“Carcassonne” di Klaus-Jürgen Wrede, edito da Giochi Uniti – la scatola del gioco

Iniziare a giocare a Carcassonne

In fase di preparazione, i giocatori scelgono un colore e ricevono in dotazione 8 pedine del colore scelto – una pedina viene usata come segnapunti, le altre servono durante il gioco. Ci sono poi 72 tessere paesaggio, una delle quali è quella di inizio gioco, che si dispone scoperta sul tavolo. Le altre vengono mescolate coperte.

Carcassonne - le pedine del giocatore che ha scelto il rosso

Carcassonne – le pedine dei giocatori

Al proprio turno, ciascun giocatore pesca una tessera e la piazza sul tavolo. Le tessere raffigurano porzioni di città, prati e strade: come nel domino, la tessera piazzata deve essere collegata ad una già sul tavolo, e come nel domino i bordi devono essere “congruenti”: in questo caso, strada accanto a strada, prato accanto a prato, porzione di città accanto a porzione di città. All’inizio le scelte sono limitate (si parte con la sola tessera iniziale sul tavolo, e quella che si piazza va per forza collegata ad essa): man mano che però aumentano il numero di tessere sul tavolo ed il paesaggio cresce, aumentano anche le possibilità di posizionamento della tessera da giocare. I giocatori devono dunque porre attenzione a cercando di disporre le tessere a proprio vantaggio e senza favorire gli avversari.

Inoltre, dopo aver piazzato la tessera, il giocatore può scegliere di disporvi sopra una delle proprie pedine, ed è grazie a queste che il giocatore guadagna punti:

  • Se si piazza una pedina su un tratto di strada, giocando poi tessere che “allungano” quella strada farà fare più punti. Giocando una tessera che termina la strada (in un edificio o incrocio) e dunque completandola, il giocatore recupera la pedina segnando un numero di punti pari al numero di tessere che compone la strada.
  • Similmente, piazzando la pedina su una porzione di città, il giocatore potrà poi estendere quella città, e quando questa sarà “chiusa” recupera la pedina guadagnando 2 punti per ogni tessera che la compone (più ulteriori 2 punti per ogni stemma racchiuso nella città).
  • Esistono poi delle tessere che raffigurano dei monasteri: piazzandovi una pedina, quando quella tessera sarà completamente circondata da altre 8 tessere, il giocatore recupera la pedina e segna 9 punti (un punto per la tessera monastero più un punto per le tessere che la circondano).
Un inizio di partita a Carcassonne, con tessere paesaggio già disposte e pedine giocate

Lo sviluppo della città di Carcassonne

Importante notare che se estendo una città esistente dove è già presente una pedina, non posso piazzare una mia pedina. Ciononostante può accadere che quando si chiude una città, vi siano più pedine: questo perché due o più porzioni di città staccate, ciascuna con la propria pedina, si sono poi “unite” giocando ulteriori tessere: in tal caso i punti vanno solo a chi ha il maggior numero di proprie pedine in quella città (se c’è ex-aequo, tutti quelli in parità prendono i punti)

Situazione simile può verificarsi con le strade.

Il gioco finisce quando viene giocata l’ultima tessera. A questo punto si contano i punti (anche le pedina ancora in gioco danno punti) e chi ne ha di più è il vincitore.

Quanto sopra dunque è sufficiente per cominciare a giocare. E’ già abbastanza per impratichirsi col gioco, e trovare le prime strategie. A porsi problemi come “chiudo subito una città, in modo da recuperare una mia pedina, o la espando per fare più punti (con il rischio però di non riuscire a chiuderla)?

Una regola in più

Eppure, è omessa una regola importantissima: quella delle pedine giocate sui prati. E’ importante perché consente di fare molti punti a fine partita. Ma non è di comprensione “immediata”. Coi bambini si potrebbe ometterla del tutto, e provare a introdurla solo in un secondo momento. Anche con gli adulti si potrebbe omettere nella prima partita.

La regola dice che, piazzando una tessera, è possibile giocare una pedina anche sul prato. Quella pedina però non verrà mai recuperata fino a fine partita: dunque se lo fate ad inizio gioco, rischiate di ritrovarvi con poche o nessuna pedina da giocare, col rischio di compromettere seriamente l’esito della vostra partita e dunque il divertimento.  Inoltre, vale la regola che (similmente a strade e città) non potete piazzare una pedina su un prato se su quel prato c’è già un’altra pedina: ma “vedere” la topologia dei prati su decine e decine di tessere non è immediatissimo e richiede un minimo di pratica. Va da sé che, come nel caso di strade e città, anche per i prati si può verificare il caso di prati “staccati”, ciascuno con la sua pedina, che successivamente, a furia di aggiungere tessere, si ricongiungono. Per ogni porzione di prato, chi ha la maggioranza di pedine guadagna 3 punti per ogni città chiusa adiacente a quella porzione di prato – e sono tanti punti.

Capire bene questa regola dalla sola lettura del regolamento è molto difficile, e a mio avviso l’unica è provare a giocare: solo così, partita dopo partita, la si potrà assimilare al meglio e capirne le strategie.

In questo precedente articolo abbiamo parlato di 5 suggerimenti su come spiegare un gioco: quanto detto sopra mette in atto per Carcassonne i punti 3, 4 e 5 dell’articolo. Ed anche il punto 1, in quanto è auspicabile che prima di spiegare Carcassonne ai vostri figli, abbiate fatto voi qualche partita di prova.

Pescare e giocare una tessera di Carcassonne

Carcassonne – raccontare una storia

E il punto 2, relativo al coinvolgimento dei bimbi nella spiegazione delle regole, narrando una storia? Beh, il regolamento vi dice che le pedine piazzate in città rappresentano dei “cavalieri”, sulle strade sono dei “ladri”, sui Monasteri sono “monaci”, sui prati sono “contadini”: usate questo e un po’ di fantasia!

“Dunque, vi trovate a costruire l’area di Carcassonne: ci sono strade, e prati, e città. Ci sono anche dei monasteri…”

“Quando costruite, mettete la tessera dove volete: ovviamente, le strade vanno attaccate ad altre strade, i prati ad altri prati…”

“…Poi potete piazzare un vostro omino: per esempio, su questa tessera che avete messo c’è una strada: volete metterlo qua? Ecco, gli fate fare il ladro! Ruba i soldi: e più lunga fate la strada, più soldi ruberà! Quando la terminate, prendete un soldo per ogni pezzetto di strada. La strada è lunga 5 tessere? 5 soldi! Li segnate qua, sul segnapunti. E recuperate il vostro omino che potrete poi usare di nuovo…”

E così via raccontando.

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