Che animale sarà? Vediamo gli indizi: fattoria… quattro zampe… bianca e nera… erbivora… Ma certo, è una mucca!
“Concept” si inquadra nella famiglia di giochi in cui bisogna comunicare una parola, una frase o un modo di dire ma con dei limiti ben definiti. Giochi sulla falsariga di “Taboo”, in cui la comunicazione è verbale ma con una lista di parole proibite, o di “Pictionary” / “Visual Game” dove la comunicazione, non verbale, avviene tramite disegni. O anche dei giochi di società tipo “Il gioco del Mimo”, dove appunto bisogna mimare i concetti.
“Concept” e la comunicazione non verbale
In questo senso, “Concept” è un gioco di comunicazione non verbale. Il giocatore di turno ha a disposizione segnalini e cubetti che deve posizionare in modo opportuno su un tabellone dove sono raffigurate numerose icone.
Le icone rappresentano insiemi di concetti più o meno astratti: “alto”, “basso”, “largo”, “stretto”, “moltitudine”, “cibo”, “cinema”, “personaggi reali”, “personaggi Immaginari” “parola” “azione”, “colori”, e così via.
I segnalini sono di due tipi: un segnalino verde a forma di punto interrogativo, che rappresenta il “concetto primario” e più segnalini a forma di punto esclamativo (nei colori nero, rosso, giallo, blu) che rappresentano i “concetti secondari”. Infine i cubetti, negli stessi colori dei segnalini, sono gli “attributi”.
Come posso far indovinare ‘Pizza‘?
Immaginiamo che la parola sulla carta da far indovinare sia la Pizza: il concetto principale è il Cibo, un concetto secondario può essere l’Italia. Per il Cibo esiste un’icona apposita, dove metto il segnalino a punto interrogativo verde (il concetto principale). Ma è un cibo come? Metto i cubetti verdi (gli attributi del concetto principale) sull’icona “Cerchio”, e sulle icone “Rosso”, “Bianco” e “Verde” (la pizza è tonda ed ha quei colori per via del pomodoro, del basilico e della mozzarella).
Poi voglio suggerire che è un cibo tipico italiano: non esiste però un’Icona Italia. Esiste un’icona “Nazione”. Devo allora scomporre il concetto Italia in concetti più elementari. Un’idea potrebbe essere mettere un segnalino “concetto secondario”, ad esempio giallo, sull’icona “Nazione” e 3 cubetti attributi (gialli anch’essi) sulle icone “Rosso”, “Bianco”, “Verde” (i colori della bandiera italiana).
Chi vede il tabellone deve “ricomporre” mentalmente il concetto così scomposto: un cibo, a forma di disco, nei colori bianco rosso e verde… che ha a che fare con una nazione caratterizzata dagli stessi colori – quindi con l’Italia. Certo, è la pizza!
In conclusione, la chiave di “Concept”, ed è ciò che lo differenzia dagli altri giochi di comunicazione, consiste nel fatto che per comunicare un concetto i giocatori devono “scomporlo” nelle sue componenti più elementari, riconducibili alle icone del tabellone. E chi indovina, al contrario, deve “mentalmente ricomporlo”. Riteniamo dunque che, al di là del divertimento, “Concept” sia un ottimo allenamento per sviluppare la capacità di analisi e di sintesi, essenziali anche nella comunicazione verbale.
E tutti insieme con “Concept Kids – Animali” 🙂
Esiste poi una versione un po’ più semplice del gioco, adatta anche ai più piccoli, “Concept Kids – Animali”, dove bisogna far indovinare degli animali raffigurati su numerosissime carte colorate. Le icone sul tabellone sono meno di quelle del fratello maggiore e pensate specificatamente per gli animali.
I disegni indicano ad esempio se ha le piume, le squame, il pelo; se ha il becco, se ha gli zoccoli, se è erbivoro o carnivoro. Se vive in fattoria, sulla spiaggia, nell’acqua, nella foresta, eccetera.
Inoltre i segnalini sono di un solo tipo – vanno semplicemente posizionati sulle icone con cui si vuole “suggerire” l’animale raffigurato sulla carta da far indovinare.
Provammo con i ragazzi “Concept Kids – Animali” a Lucca Comics and Games un paio di anni fa e piacque a tutti. Anzi, fu un vero “colpo di fulmine” per Davide, che senza esitare investì i suoi risparmi per comprarne una copia.
A due anni di distanza continuiamo a giocarlo in famiglia e a divertirci, e i nostri figli lo propongono agli amici suscitando sempre grandi consensi 🙂
Abbiamo un po’ di tempo prima di cena?
In conclusione, “Concept” ha una “curva di apprendimento” più ripida per via della molteplicità di segnalini e le numerose icone sul tabellone che all’inizio possono rendere il gioco ostico anche agli adulti. Nulla di insuperabile, comunque, dato che giocandolo più e più volte si finisce per familiarizzare con il tabellone e dunque per migliorare di partita in partita.
“Concept Kids – Animals” ha invece il vantaggio di essere più immediato, con regole più semplici, e in definitiva più adatto alle famiglie – ai nonni come ai nipotini! E i nostri figli possono proporlo e spiegarlo in modo autonomo ai loro amici.
Infine, se vi piace questo genere di giochi, vi suggeriamo anche di provare “Imagine” un gioco che abbiamo avuto modo di commentare in passato, dove si usavano carte trasparenti per comunicare e creare associazioni di idee. A noi piace anche giocare sia a “Concept” o “Concept Kids” che ad “Imagina” ignorando tutte le regole di assegnazione punti e determinazione di un vincitore, ma semplicemente divertendoci a fare indovinare parole e concetti quando abbiamo una mezz’ora libera, ad esempio aspettando insieme l’ora di cena!
Se “Concept Kids – Animali” vi ha incuriosito, lo trovate qui