Negli ultimi articoli (“Tutti i colori del gioco”, trovi qui la prima, seconda e terza parte) ci siamo soffermati sulla questione dei colori nei giochi da tavolo. Ebbene, oggi parleremo di un gioco che evoca i colori sin dal nome.
Si tratta di “Coloretto”, gioco di carte per 2-5 giocatori, della durata di circa 20-30 minuti a partita, età consigliata dagli 8 anni in su, ma a nostro parete giocabilissimo anche da bimbi di 5-6 anni.
Il gioco si compone di un mazzo di carte raffigurante dei camaleonti in 7 colori: blu, giallo, rosso verde, arancio, marrone, grigio. Per chi non distingue i colori, vale la pena notare che Il gioco è comunque giocabile, in quanto ciascun colore è caratterizzato da un diverso motivo di sfondo della carta. Ad esempio, I camaleonti arancio hanno per sfondo delle arance, quelli rossi delle fragole, quelli gialli dei girasoli eccetera (un bel modo elegante per usare il tema dei camaleonti che assumono i colori dello sfondo per consentire a tutti di poter giocare)
Come si gioca a Coloretto
Ad inizio partita ogni giocatore prende un camaleonte diverso che mette davanti a sé. Si estrae a sorte il giocatore iniziale.
Al proprio turno il giocatore può fare una fra le due azioni seguenti
- Pescare la prima carta dal mazzo e piazzarla scoperta su una delle file aperte al centro del tavolo, disponibili per tutti i giocatori;
- Oppure prendere tutte le carte di una fila e disporle davanti a sé, ordinate per colore.
Fate attenzione, non è possibile fare entrambe le cose: o l’una o l’altra!
(“Ehi, ma ho scoperto questa carta che è proprio quella che mi serve, la posso aggiungere alla mia fila?” No, perché se scopri una carta devi per forza metterla su una delle file).
Il turno passa al giocatore successivo. Si prosegue fino a quando non si pesca la carta di fine gioco. A questo punto si chiude il round e si contano i punti. Per ogni colore, si contano i punti: 1 Carta di un colore = 1 punto, 2 carte di un colore valgono 1+2=3 punti, 3 carte di un colore valgono 1+2+3=6 punti e così via.
Ma attenzione: alla fine del gioco, sommate i punti solo di 3 colori, a vostra scelta. Tutti gli altri… si sottraggono!
Il calcolo del punteggio
Immaginate per esempio di aver preso, a fine partita, 4 carte rosse, 5 gialle, 5 arancio, 3 viola e 2 blu. Le 4 rosse valgono 10 Punti (= 1+2+3+4), le 5 gialle 15 Punti (=1+2+3+4+5), anche le 5 Arancio 15 punti, le 3 viola 6 punti (=1+2+3) e le blu 3 punti (=1+2) le blu. Ora potete scegliere solo 3 colori per guadagnare punti – e conviene ovviamente prendere le 3 file con più carte, che valgono più punti – tutti le altre sottraggono punti. Nel nostro punto conviene scegliere le 3 file rosso, giallo e arancio per guadagnare punti: in totale fate dunque: 10+15+15-6-3 = 31 Punti.
Le scelte a non sono banali: a quale fila aggiungere una carta? Quale fila prendere? Accontentarsi di meno carte, ma più utili, o puntare a prendere più carte correndo però il rischio di dovere acquisire anche carte “indesiderate” che varranno punti negativi? Il tutto “condito” da alcune carte speciali: i “Jolly”, che valgono qualunque colore, e le carte “+2” che valgono 2 punti ma non contribuiscono alle serie di colore.
Si tratta dunque di un gioco dalle regole semplici ma dalle scelte non banali, adatto agli adulti come ai bambini, veloce e divertente. Anche se nelle prime partite di “Coloretto” vi muoverete a caso, vi accorgerete che partita dopo partita sarete sempre più abili a trovare strategie di gioco e a compiere scelte che vi avvantaggiano a discapito degli altri giocatori.
Varianti di “Coloretto”
Evidenziamo infine, che le stesse regole, con qualche aggiunta in più, sono usate in un altro paio di giochi dello stesso autore: “Zooloretto” ed “Acquaretto”, fra tutti. Personalmente abbiamo anche “Zooloretto”, che sposta l’ambientazione dai camaleonti ad uno zoo: le famiglie di carte diventano dunque altrettanti recinti dove è possibile stipare animali della stessa razza (panda, canguri, tigri, elefanti, eccetera). Rispetto a “Coloretto”, “Zooloretto” aggiunge un po’ di regole, fra cui le monete che consentono fra le altre cose, di acquistare animali da altri giocatori o di aggiungere un recinto in più (e quindi collezionare un’altra serie di animali).
Nella pratica, però, in famiglia ci ritroviamo a giocare molto di più a “Coloretto” che a “Zooloretto”, in quanto il feeling di gioco è lo stesso, il divertimento pure, con il vantaggio che il tutto è compattato in un solo piccolo mazzo di carte facilmente trasportabile ovunque, al mare come in una scampagnata, ottimo dunque per fare una partita veloce ovunque capiti.
Leave a Reply